Questo Blog è stato creato per coloro che soffrono della sindrome di Ehlers–Danlos, una malattia subdola e molto più diffusa di quanto non si creda. Ci siamo incontrati qui a Roma, e spero che presto potremo vantare un titolo più concreto di quello di "malati di". parlando del blog si tratta di una raccolta di informazioni, articoli, esperienze personali quando possibile, che spero servano ad orentarsi in una malattia che lascia letteralmente senza forze.

chi vuole portà aiutare nella sua compilazione inviando il materiale a me, provvederò in prima persona a vagliarlo( si tratta solo di un correggere bozze) e pubblicarlo perchè tutti devono poter aver accesso a queste informazioni.
un ultima precisazione: quando presente prego citare la fonte da cui si prende l'articolo, in modo da evitare spiacevoli diatribe.
vi ringrazio di essere qui e buon lavoro.

martedì 17 gennaio 2012

cicatrici ed interventi chirurgici 1

quando coloro che soffrono di EDS si sottopongono ad interventi di qualsiasi tipo devono tenere presente una particolare, che più sembrare di secondaria importanza, sempre che il luogo di intervento sia nascosto. assume tutto altro valore quando l'intervento si posiziona in zone quali il viso, le mani o le gambe.



l'aspetto delle cicatrici che rimangono dopo l'intervento sono notevolmente influenzate non solo dal tipo di intervento che si subisce ma anche dalla sede della lesione. cicatrici localizzate sul tronco, su superfici che sono continuamente sottoposte a flessione ed estensione, come gli arti e le mani hanno spesso un aspetto corrugato detto PAPIRACEO, mentre quelle localizzate su gomiti, ginocchia hanno un aspetto MUSCOLOIDE. questo aspetto particolare è dato da un difetto della cicatrizzazione legato alla malattia. in campo e' importante valutare l’eventuale presenza di Sindrome di Ehlers-Danlos espressa dell’ipermobilita' articolare, prima di sottoporre il paziente a qualsiasi tipo di intervento: se oggi non e' ancora possibile impedire la formazione delle cicatrici possiamo pero' almeno avvisare il paziente grazie a un semplice esame clinico, sulla loro maggiore possibilità' di insorgenza... e quindi fargli valutare la convenienza o meno del trattamento. Tenere presente questa eventualità' e' del resto utile per l’operatore chirurgico per garantirsi da un punto di vista medico legale.




Informazioni reperite sul Blog "Un po di tutto", fornito da medici collaboratori.

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